Castoroides ohioensis Foster, 1838

(Da: it.wikipedia.org)
Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812
Classe: Mammalia Linnaeus, 1758
Ordine: Rodentia Bowdich, 1821
Famiglia: Castoridae Hemprich, 1820
Genere: Castoroides Foster, 1838
Italiano: Castoro gigante
English: Giant beaver
Français: Castor géant du Nebraska
Deutsch: Riesenbiber
Español: Castor gigante
Specie e sottospecie
Il genere annovera attualmente le seguenti specie: Castoroides leiseyorum - Castoroides dilophidus.
Descrizione
Lungo fino a due metri e quaranta e pesante anche 100 chilogrammi, il castoro gigante si estinse alla fine dell'era glaciale, circa 10.000 anni fa. Era un tipico rappresentante della megafauna, comprendente una vasta gamma di grandi mammiferi pleistocenici. L'estinzione di questo animale fu dovuta probabilmente ai mutamenti dell'ecologia avvenuti a fine Pleistocene. L'arrivo degli uomini nel continente americano può essere stato un altro fattore importante a determinarne l'estinzione, ma non vi è alcuna prova che gli esseri umani abbiano cacciato il castoroide. I primi fossili di castoro gigante furono scoperti nel 1837 in Ohio (da qui il nome specifico ohioensis). I fossili di castoro gigante, tuttavia, sono stati rinvenuti principalmente nella zona dei Grandi Laghi, in particolare in Illinois e in Indiana, ma esemplari sono stati rinvenuti anche in molte altre zone del Nordamerica, dall'Alaska al Canada e alla Florida. Gli esemplari floridani sono stati classificati in una sottospecie a parte, C. ohioensis dilophidus, sulla base di alcune differenze nella struttura dei molari e dei premolari. Alcuni studiosi classificano alcuni resti floridani addirittura come specie a parte (C. leiseyorum). Un'importante differenza tra il castoro odierno e il castoroide risiede nella struttura dei denti: i castori attuali possiedono incisivi simili a scalpelli adatti a rosicchiare il legno. I denti del castoro gigante, invece, erano più grandi e larghi, e crescevano fino a 15 centimetri di lunghezza. Oltre a ciò, la coda del castoroide era più lunga e stretta, e le sue zampe posteriori più corte. Si presume, inoltre, che la massa del suo cervello equivalesse grossomodo a quella del castoro attuale, benché i due animali fossero di dimensioni notevolmente diverse. La grande mole del castoroide potrebbe aver messo in difficoltà l'animale durante gli spostamenti sulla terraferma (anche se il massiccio ippopotamo può muoversi sulla terra senza alcun problema). Non si sa con certezza se il castoroide costruisse o meno dighe come quelle delle forme attuali, anche se in Ohio vi sono stati ritrovamenti di una possibile struttura di questo tipo. Il recente ritrovamento di tane costruite dal genere affine Dipoides indica che probabilmente anche il castoroide costruisse tane di questo tipo.
Diffusione
Era un roditore preistorico appartenente alla famiglia dei castoridi (Castoridae), vissuto nel Pleistocene in Nordamerica.
Sinonimi
= Castoroides nebrascensis Barbour, 1931 = Burosor efforsorius Starrett, 1956.
Bibliografia
–Harrington, C.R. (1996). Yukon Beringia Interpretive Center-- Giant Beaver. Retrieved on 2007-09-17.
–Kurtén, B. and E. Anderson (1980). Pleistocene Mammals of North America. Columbia University Press, pp. 236-237. ISBN 0231037333.
–Martin, R.A. (1969). "Taxonomy of the giant Pleistocene beaver Castoroides from Florida". Journal of Paleontology 43 (4): 1033-1041.
–Parmalee, P.W. and R.W. Graham (2002). "Additional records of the Giant Beaver, Castoroides, from the mid-South: Alabama, Tennessee, and South Carolina". Smithsonian Contributions to Paleobiology 93: 65-71.
–Reynolds, P.S. (2002). "How big is a giant? The importance of methods in estimating body size of extinct mammals". Journal of Mammalogy 83 (2): 321-332.
–Rybczynski, N. (2007). "Castorid phylogenetics: implications for the evolution of swimming and tree-exploitation in beavers". Journal of Mammalian Evolution 14 (1): 1-35.
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Data: 30/04/2019
Emissione: Animali estinti Stato: Maldives Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi |
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